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venerdì 12 ottobre 2007

WiMax, questo (purtroppo) sconosciuto

WiMAX è una tecnologia di trasmissione senza fili d'accesso a banda larga, in grado di fornire elevate prestazioni, in termini di velocità di trasmissione di dati, a basso costo. La possibilità di essere utilizzato su qualsiasi tipo di territorio, a prescindere dalle caratteristiche geografiche (si possono utilizzare sistemi WiMAX, in tutti gli ambienti, dall’urbano al rurale), rende WiMAX competitivo sul mercato per ogni tipo di utenza (dall’azienda all'utente singolo). WiMAX è in grado di operare sia su bande di frequenza sottoposte a licenza (cioè porzioni dello spettro frequenziale assegnate in uso esclusivo dalle istituzioni governative preposte a enti e aziende, solitamente dietro compenso) che su bande "non licenziate" (cioè su frequenze per il cui utilizzo non vi è alcun pagamento). La tecnologia supporta velocità di trasmissione di dati condivisi fino a 70 Mbit/s in aree metropolitane, utilizzando una tecnologia che non richiede la visibilità ottica tra le stazioni. Secondo i proponenti di WiMAX questa ampiezza di banda è sufficiente per supportare simultaneamente almeno 40 aziende con connettività di tipo T1 e 70 abitazioni con connettività al livello DSL da 1 Mbit/s.


WiMAX ha un potenziale tale da consentire di allargare a molti milioni gli accessi ad Internet senza fili, proprio per il basso costo e la relativa facilità di implementazione della struttura: la copertura senza fili di WiMAX si misura in km², mentre la copertura Wi-Fi viene misurata in decine di m².

Nel nostro paese ovviamente questa tecnologia parte gia col piede sbagliato. E' da circa gennaio 2007 che se ne parla, ma solo pochi giorni fa è stata data via libera al bando d'asta:

«Con il Wi-Max avremo più banda larga. È una tappa fondamentale per garantire il diritto all'accesso alla rete come servizio universale» queste le parole del ministro delle telecomunicazioni.

Dalla prossima settimana partirà la gara al WiMax, con una base d'asta di 45 milioni di euro. Il bando verra pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed entro 45 giorni dovranno essere presentate le domande. Le 35 licenze avranno una durata di 15 anni.

La penisola italiana è stata virtualmente divisa in 7 macroaree per 14 licenze, due per ogni macroarea:
Lombardia-Bolzano-Trento, Valle d'Aosta-Piemonte -Liguria-Toscana, Friuli Venezia Giulia-Veneto-Emilia Romagna-Marche, Umbria-Lazio-Abruzzo-Molise, Campania-Puglia-Basilicata-Calabria, Sicilia e Sardegna.

Le restanti 21 licenze
saranno invece regionali e verranno «prioritariamente riservate a concorrenti che non dispongono già di licenze Umts»
Approfodimento Qui

Ora passiamo alla notizia vera.. :)

In sostanza sono fuori da questa gara "regionale" Telecom, Vodafone, Wind e H3g che però possono partecipare alla procedura che riguarda le 14 licenze aggiudicate all’intero di macroaree.
Meno male. Vi immaginereste che casino se anche solo mezza di queste società si accaparrasse una licenza? WiMax a pagamento.. un altra ottima tecnologia BUTTATA via dalla finestra.
Già che ci sono, segnalo un software per parlare GRATIS (non come intende la Vodafone, paghi 50€ di ricarica, la spendi e poi ti danno altri 50€ di traffico , quella è la più grossa truffa della storia!!!! Gratis vuol dire NON pago un cazzo, non pago e mi dai due volte il traffico! ma che diavolo dicono?!)
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