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mercoledì 31 ottobre 2007

Anti Gentiloni Divide


Paolo Gentiloni ha fatto il bando sul WiMax. Paolo è uno che non ha tempo da perdere. E’ sempre al tennis con il suo amico Ermete e nei momenti di relax è immerso nella lettura di Liala. Ha fatto carriera, da portavoce di Rutelli al Comune di Roma è diventato ministro delle Comunicazioni. Un ministero che richiede grande impegno e competenza. Paolo conosce i suoi limiti. Le leggi e i bandi li fa scrivere agli addetti del settore:
- per la deroga dei termini del digitale terrestre ha telefonato a Confalonieri che gli ha dato un paio di dritte. Ora Fede non ha nulla da temere: non diventerà digitale fino al 2012. Rete4 è salva
- per dare nuovi contributi alla stampa e tappare la bocca ai blog ha usato un prestanome. Dato che Paolo è il prestanome di Rutelli, si tratta quindi di un presta-prestanome, il mitico Ricardo (con una c sola) Levi. La Levi-Prodi, scritta sotto dettatura di Berlusconi e De Benedetti, lui non l’ha letta. L’ha anche confessato ai 700.000 blogger italiani e ha detto che in futuro sarà più attento
- per il WiMax, la tecnologia che trasmette a 50 chilometri con costi di impianto molto bassi che dovrebbe risolvere il problema dell’ultimo miglio, Paolo ha avuto un’intuizione straordinaria: chi meglio dei responsabili del nostro digital divide può risolvere il problema del digital divide? Dopo un rapido consulto con Telecom, Vodafone, H3G e Wind ha deciso di farli partecipare al bando. “Per incrementare la competizione nelle telecomunicazioni” ha spiegato. Le frequenze per il WiMax di proprietà dello Stato saranno consegnate ai responsabili del ritardo dell’Italia che, secondo i dati dell’Unione Europea, è sotto la media dell’Europa allargata dei 27. Per facilitare l’ingresso dei grandi operatori Paolo ha fissato il prezzo d'asta complessivo di tutte le licenze WiMax in 45 milioni di euro. Un’elemosina per lo Stato. Un prezzo così basso era giustificabile per fare entrare nuovi operatori, come è successo in Francia, non per i soliti noti che guadagnano miliardi di euro. Dopo la pubblicazione del bando, preso dall’entusiasmo per aver superato Gasparri, Paolo ha dichiarato: “Il Governo conferma così gli impegni a ridurre il divario digitale ancora presente in molte Regioni italiane".

Grazie a un ricorso della società MGM che non vuole l’ammissione degli operatori UMTS (quelli attuali) alla gara il bando WiMax ha subito un colpo d’arresto. Proviamo noi a dargliene uno mortale con una petizione alla Comunità Europea.

Firmate la petizione e diffondete il box di Anti Gentiloni Divide in Rete come un virus.

Fonte: Blog di Beppe Grillo

Ricordo a tutti di firmare la petizione per la Legalità in Calabria
Appello per la Giustizia - Per De Magistris

L'acqua salata è il compustibile del futuro?

Durante i lavori di un generatore di onde radio per il trattamento del cancro, l'inventore statunitense John Kanzius ha fatto una scoperta piuttosto "scioccante".

Mentre tentava di desalinizzare l'acqua di mare usando le radiofrequenze, ha notato dei flash emessi dall'acqua che stava trattando. Dopo alcune prove è riuscito ad ottenere la combustione dell'acqua di mare in una buretta, proprio come se fosse una candela.

La scoperta ha suscitato l'interesse dalla Comunità scientifica, principalmente interessata a scoprire se se l'acqua di mare può essere usata come combustibile.

Studi effettuati successivamente da un chimico dell'università della Pensilvania, il dottor Rustum Roy, hanno dimostrato che il bombardamento di onde radio a cui è sottoposta l'acqua marina ne indebolisce i legami molecolari tra l'acqua ed il sale che la compongono, liberando così idrogeno che a sua volta brucia se esposto al campo di radiofrequenze.
Rimane ora da stabilire l'efficienza dell'energia prodotta dalla combustione dell'acqua marina, che brucia ad una temperatura tale da sciogliere le burette, e stabilirne i possibili futuri impieghi.
Commentando la scoperta di Kanzius, il dr. Rustum ha evidenziato che "Questo (l'acqua marina) è l'elemento più abbondante nel mondo. È dappertutto, e" (senza facile ironia), "vederla bruciare mi dà i brividi.".

Di seguito riporto il servizio andato in onda sul canale HD3


lunedì 29 ottobre 2007

Al bando le incandescenti!!




Chiedi alla grande distribuzione di non vedere più lampadine incandescenti.


Impostantissima iniziativa partita da greenpeace.

È giunta l'ora di mettere al bando le lampadine incandescenti che mandano in fumo i nostri risparmi e soffocano il pianeta. Le utilizziamo da oltre un secolo. E la tecnologia è sempre la stessa: sprecona.

Una lampadina incandescente tradizionale disperde sotto forma di calore oltre il 90 per cento dell'energia elettrica: solo il 10 per cento si trasforma in luce. Oggi sono sempre più diffuse le lampade fluorescenti compatte che, a parità di luce diffusa, permettono di abbattere i consumi elettrici dell'80 per cento.

Con le lampade fluorescenti compatte (LFC) risparmi un sacco di soldi in bolletta.

Passare alle LFC permette di risparmiare soldi ed emissioni di gas serra responsabili del cambiamento climatico, la più grave emergenza ambientale del momento.

In tutta Europa Greenpeace sta chiedendo di mettere al bando le incandescenti, facendo pressioni su governi, produttori e rivenditori. La grande distribuzione ha un ruolo cruciale nel rimuovere al più presto dal mercato le lampadine sprecone e puntare sulla vendita di lampade a risparmio amiche del clima. Il mondo non ha bisogno di più energia, ma di utilizzare meglio quella che già c'è. Permettere la vendita di prodotti altamente inefficienti è un lusso che non possiamo più permetterci. Al bando le incandescenti!




Fonte: Greenpeace Italia

sabato 27 ottobre 2007

Pianeta devastato dall'inquinamento, umanita' a rischio

L'allarme di GEO4: pianeta devastato dall'inquinamento, umanita' a rischio


Se avete l'impressione di aver già sentito questa notizia, nessun problema. L'allarme lanciato dai 390 esperti dell'Agenzia delle Nazioni Unite sull'ambiente è solo l'ultimo in ordine di tempo. Ma le 570 pagine del 'GEO-4', il rapporto sulle prospettive globali della terra realizzato sui dati degli ultimi 20 anni, iniettano anche nel lettore più scettico una dose di inquietudine difficile da ignorare.

L'umanità - questa la tesi di fondo dello studio - sta cambiando il clima così rapidamente e sta consumando le risorse della
terra con una tale voracita' che lascerà alle future generazioni un pianeta devastato. Insomma, dopo le cinque estinzioni di massa degli ultimi 450 milioni di anni, "la sesta è in corso e questa volta causata dall'uomo". Il clima sta cambiando piu' velocemente ora che negli ultimi 500.000 anni. La temperatura media si è innalzata di 0,74 gradi nel secolo scorso e crescerà invece da 1,8 a 4 gradi entro il 2100. A partire del 1850 undici degli anni più caldi si sono registrati negli ultimi 12 anni.

I colpevoli siamo noi, gli oltre sei miliardi di abitanti del pianeta, ormai così tanti che "l'ammontare delle risorse necessarie a sostenerli supera quelle disponibili". E nel 2050, dice il report, saremo 8, o forse quasi 10 miliardi di abitanti. Vovremo in una terra più brutta: il 60% dell'ecosistema è stato danneggiato ed è ancora sfruttato a livelli insostenibili.

Dall'ambiente alla lotta alla povertà: "in Africa il degrado della terra e la desertificazione sono una vera minaccia e la produzione di cibo pro capite è scesa del 12% dal 1981". Gli africani che vivono sotto la linea della povertà sono aumentati negli ultimi 20 anni passando dal 47,6% del 1985 al 59% del 2000.

Se per l'uomo GEO4 prevede un futuro ricco di nubi, magari tossiche, non va meglio per gli animali: "Il 30% degli anfibi, il 23% dei mammiferi e il 12% degli uccelli sono minacciati".

Ma, dirà qualcuno, sono gli altri ad inquinare più di noi: la Cina, l'India, il Brasile. Vero, ma il rapporto Onu non fa sconti: "Alcuni dei progressi ottenuti nella riduzione dell'inquinamento nei Paesi più ricchi - si legge - sono stati possibili solo a spese dei più poveri dove sono state spostate le produzioni industriali e il loro impatto negativo".

Unico elemento incoraggiante per continuare a sperare, nonostante tutto, in un'inversione di tendenza è
l'eliminazione del 95% dei Cfc i famigerati clorofuorocarburi causa del buco dell'ozono. Come dire che agire si può, e i risultati si vedono. Ora però, dicono gli esperti, bisogna far presto: e tagliare prima possibile dal 60 all'80% le emissioni di gas serra. Per lasciare a figli e nipoti un pianeta vivibile.

Fonte: RaiNews24

lunedì 22 ottobre 2007

A Night With... Giulio Andreotti

Prendendo spunto da una nota trasmissione di mtv, questo post è dedicato interamente nientemeno che a Giulio Andreotti.

Andreotti è stato sottoposto a giudizio a Palermo per associazione mafiosa. Mentre la sentenza di primo grado, emessa il 23 ottobre 1999, lo aveva assolto per insufficienza di prove, la sentenza di appello, emessa il 2 maggio 2003, distinguendo il giudizio per i fatti fino al 1980 e quelli successivi, ha stabilito che Andreotti aveva «commesso» il «reato di partecipazione all'associazione per delinquere» (Cosa Nostra), «concretamente ravvisabile fino alla primavera 1980», reato però «estinto per prescrizione.
La sentenza della Corte di Appello di Palermo del 2 maggio 2003, parla di «una autentica, stabile ed amichevole disponibilità dell'imputato verso i mafiosi fino alla primavera del 1980.

Sia l'accusa sia la difesa presentarono ricorso in Cassazione, l'una contro la parte assolutiva, e l'altra per cancellare le conclusioni della sentenza di appello. Tuttavia la Corte di Cassazione il 15 ottobre 2004 confermò la sentenza d'appello. Nella motivazione si legge (a pagina 211):

Collabora a Wikiquote « Quindi la sentenza impugnata, al di là delle sue affermazioni teoriche, ha ravvisato la partecipazione nel reato associativo non nei termini riduttivi di una mera disponibilità, ma in quelli più ampi e giuridicamente significativi di una concreta collaborazione. »


Se la sentenza definitiva fosse arrivata entro il 20 dicembre 2002 (termine per la prescrizione), Andreotti sarebbe potuto essere condannato in base all'articolo 416, cioè all'associazione "semplice", poiché quella aggravata di stampo mafioso (416 bis) fu introdotta nel codice penale soltanto nel 1982, con la legge Rognoni-La Torre.


Tratto da Wikipedia

Ora, non mi sembra normale che una persona dopo essere stata assolta ricorra in appelllo...
Godetevi questi due filmati.


Il Vaticano veste Prada

L'ammontare della cifra intascata dal Vaticano ogni anno e di circa un miliardo di euro, una somma che non è affatto destinata ad opere di carità come la pubblcità clericale cerca di far credede ogni primavera nel periodo della dichiarazionedei redditi.

Piuttosto come ammettono le cifre ufficiali della CEI relative al triennio 2002 - 2004 in media i fondi vengono destinati a interventi caritativi soltanto per il 20%, mentre al sostentamento del clero va il 34% e alle "esigenze di culto" il 46%.

Al miliardo di euro dell'8 per mille dei contribuenti, va aggiunta ogni anno una cifra dello stesso ordine di grandezza sborsata dallo stato (senza contare regioni, province e comuni) nei modi più disparati.
Nel 2004 sono stati elargiti:
- 478 milioni di euro per gli stipendidegli insegnanti di religione,
- 258 milioni di euro per i finanziamenti delle scuole cattoliche,
- 44 milioni di euro per le cinque università cattoliche,
- 25 milioni di euro per la fornitura dei servizi idrici alla Città del Vaticano,
- 20 milioni di euro per l'Università Campus biomedico dell' Opus Dei,
- 19 milioni di euro per l'assunzione in ruolo degli insegnanti di religione,
- 18 milioni di euro per i buoni scuola degli studenti delle scuole cattoliche,
- 9 milioni di euro per il fondo di sicurezza sociale dei dipendenti vaticani e dei loro famigliari,
- 9 milioni di euro per la ristrutturazione degli edifici religiosi,
- 8 milioni di euro per gli stipendi dei cappelani militari,
- 7 milioni di euro per il fondo previdnza del clero,
- 5 milioni di euro per l'ospedale di Padre Pio a San Giovanni Rotondo,
- 2.5 milioni di euro per il finanziamento degli oratori,
- 2 milioni di euro per la costruzione di edifici di culto, e cosi via.

Totale: 704.5 milioni di euro(almeno)
Totale contando anche l'8x1000: 1.705 milioni di euro.

A quste cifre vanno aggiunte le mancate entrate per lo stato doute a esenzioni fiscali di ogni genere alla Chiesa, valutate attorno ai 6.000 milioni di euro (6 miliardi di euro).
Gli enti ecclesiastici sono infatti 59.000 e posseggono circa 90.000 immobili.
Il loro valore ammonta ad almeno 30 miliardi di euro, ma essi sono esenti da:
- imposte sui fabbricati,
- imposte sul reddito delle perosne giuridiche,
- imposte sulle compravendite
- imposte sul valore aggiunto (IVA).
Totale esenzioni: 9 miliardi di euro. (45% della finanziaria 2006)

Senza la chiesa, o almeno senza i suoi privilegi economici, lo Stato potrebbe DIMEZZARE le tasse a tutti i suoi cittadini.







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sabato 20 ottobre 2007

Cina: bloccato accesso a YouTube

(ANSA) - PECHINO, 20 OTT - Il piu' popolare sito web di video, You Tube, e' bloccato oggi in Cina per il terzo giorno consecutivo. Non e' chiaro cosa abbia scatenato il pesante intervento di quella che i blogger cinesi chiamano 'la balia di Internet'. La spiegazione che sembra essere ritenuta la piu' credibile e' quella secondo la quale si tratterebbe di una rappresaglia perche' Youtube ha lanciato da pochi giorni una versione in cinese del sito diretta a Hong Hong e Taiwan.
Fonte: Ansa.it

Speriamo di non finire anche noi come i cinesi.. poco ci manca.


Ricordo l'iniziativa partita dal sito di Piero Ricca: il 27 ottobre, in tutta italia, davanti alle librerie Mondadori, per informare che il principale gruppo editoriale italiano è passato a Berlusconi grazie a una sentenza comprata da Previti.

A lato c'è il link con tutte le informazioni.

Qua a Torino il Meetup degli Amici di Beppe Grillo si sta organizzando.
Link alla discussione del meetup: Clicca Qui

Se dalla cina censurano youtube, io ripropongo un video che qua in italia ha fatto un gran casino. Chissa come mai...

venerdì 19 ottobre 2007

Internet libero!!

Come al solito dal blog di un comico arriva una notizia a dir poco agghiacciante:

La legge Levi-Prodi che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.

Link al disegno di legge: Clicca Qui

Non solo ci vogliono far credere che in Italia ci sia una corretta informazione (Tg4, quando te ne vai sul sattellite!?) ma adesso, visto che si sono accorti che i Cittadini Italiani non sono idioti, cercando di arginare Internet, seguendo di fatto un grandissimo Stato tradizionalmente democratico come la Cina. (è una battuta per chi non lo capisse -.-'')

Questo è l'indirizzo per mettersi in contatto con Ricardo Franco Levi: levi_r@camera.it
Metto anche una sua foto: la faccia di queste persone bisogna farla conoscere.

Ovviamente, è già partita una petizione: Clicca qui*

io quoto quello che dice Grillo:
Il mio blog non chiuderà, se sarò costretto mi trasferirò armi, bagagli e server in uno Stato democratico.

Concludo con un video di Piero Ricca che è inerente all'argomento.


(*): ho cambiato petizione, firmiamo.it SEMBRA essere una piattaforma poco sicura.

La Bibbia...secondo Greenpeace!

Primo: non distruggere le foreste primarie.
Secondo: stampare su carta riciclata e certificata FSC.

Così – negli Usa - la Bibbia diventa verde. L’editore Thomas Nelson Inc. ha sviluppato una nuova qualità di carta ecologica super sottile, ideale per la Bibbia. È il libro più letto di tutti i tempi. (Ndr: -.-'') Se fosse stampato sempre su carta riciclata, si innescherebbe una vera rivoluzione editoriale a tutela delle foreste.

Nel 2003 nel mondo sono state diffuse 21.406.376 copie della Bibbia, in Europa e Medioriente 2.244.068, in Asia e Pacifico 8.000.438, in America 8.234.874 e in Africa 2.926.996 (dati Alleanza Biblica Universale). Quella statunitense è la prima Bibbia su carta riciclata e certificata FSC (Forest Stewardship Council), un marchio che identifica i prodotti ricavati dal legno di foreste gestite in maniera corretta e responsabile.

Seguendo la strada aperta dalla Thomas Nelson Inc., altri editori statunitensi specializzati in libri religiosi fra cui l'Ave Maria Press e la Baker Publishing Group, si sono impegnati nella produzione di libri e testi sacri su carta sostenibile. Una politica capace di ridurre gli impatti sulle foreste, sulla gente e sul clima.

In Italia diversi editori hanno deciso di mettere in phase-out l'uso di carta proveniente dalla distruzione delle foreste primarie. Tante scrittrici e tanti scrittori hanno aderito alla campagna di Greenpeace "Scrittori per le foreste". Ma la Bibbia verde dovrà essere il nuovo traguardo dell’editoria italiana.

Se un libro come la Bibbia venisse stampato nel nostro paese su carta amica delle foreste, potrebbe incidere sensibilmente sulla diffusione nel mercato editoriale della carta riciclata e FSC. Si innescherebbe un circolo virtuoso. A tutto vantaggio delle foreste e delle comunità indigene che le abitano, soprattutto in zone chiave per la produzione di carta come la Boreal Forest in Canada e l'Indonesia.

Se Cristo sapesse dello scempio ambientale che compie la Bibbia, pensate che sarebbe daccordo?

Chiamata persa per iPhone

Nuovo rapporto di Greenpeace: l'iPhone della Apple contiene sostanze chimiche pericolose. Test scientifici hanno individuato due tipi di composti tossici, che in alcuni casi sono stati già eliminati da altre aziende del settore. E la Apple più verde che ci aveva promesso Steve Jobs?
Video disponibile Qui

Solo sei mesi fa, grazie al successo della campagna Green My Apple e della eco-guida di Greenpeace ai prodotti elettronici, Steve Jobs affermava: "La Apple è avanti, o sarà presto avanti, rispetto alla maggior parte dei suoi concorrenti sulle questioni ambientali". Un mese dopo questo annuncio, la Apple lanciava l'iPhone.

Dopo aver atteso invano una nota ufficiale del colosso di Cupertino sulle caratteristiche "più verdi" del nuovo telefono Apple, Greenpeace ha deciso di passare all'azione: ha acquistato il nuovo iPhone e lo ha fatto analizzare nel Regno Unito.

Un laboratorio scientifico indipendente ha esaminato 18 componenti interne ed esterne dall'iPhone, confermando la presenza di composti a base di bromo in metà dei campioni, antenna del telefono inclusa, dove la loro concentrazione arrivava fino al 10 per cento in peso. Sono stati trovati anche alcuni ftalati - additivi tossici usati per ammorbidire il PVC - fino a un valore di oltre 1,5 per cento del peso dei rivestimenti plastici dei fili dell'auricolare.

Inoltre – come afferma David Santillo, coordinatore della ricerca - due degli ftalati trovati ad alti livelli di concentrazione nel cavo dell'auricolare sono tossici per la riproduzione: è nota la loro capacità di interferire con lo sviluppo sessuale dei mammiferi e, per questo motivo, sono banditi in tutti i giocattoli e articoli per l'infanzia venduti in Europa.

Nel corso delle analisi, Greenpeace ha scoperto che la batteria dell'iPhone è stranamente saldata al telefono: è una modalità di progettazione che ostacola la sostituzione della batteria e complica il riciclo e lo smaltimento del prodotto.

Mentre Steve Jobs predica bene e razzola male, le aziende concorrenti non stanno a guardare: Nokia, Sony Ericsson e Motorola hanno rimosso il PVC dai loro prodotti e hanno quasi completamente eliminato i BFR. Nokia e Sony Ericsson hanno adottato policy di ritiro per i loro telefoni e si sono assunte la responsabilità del riciclo dei loro prodotti. Apple non dispone di un programma di ritiro gratuito. Quindi la sorte di 4-10 milioni di iPhone che dovrebbero essere venduti nel primo anno, rimane incerta.

Il lancio europeo previsto per il prossimo mese potrebbe essere l'occasione per offrire un telefono "verde" almeno tanto quanto i prodotti di Sony Ericsson, Nokia e Motorola. Speriamo che questa volta, alla chiamata di Greenpeace, Steve Jobs risponda. Con i fatti.

Fonte:

martedì 16 ottobre 2007

Wireless sena Frontiere - 25 ott 2007 Politecnico di Torino


Segnalo un importante appuntamento promosso da Politecnico di Torino e Ingegneria Senza Frontiere.
Si parlerà, come si vede dalla locandina, di connettività, proprio quando in Italia son cominciati (con parecchi mesi di ritardo) i bandi per l'assegnazione delle frequenze Wi Max.

lunedì 15 ottobre 2007

Blog Action Day 2007 - Environment

Oggi, 15 Ottobre 2007 si celebra il Blog Action Day. Quest' anno il tema è l' ambiente.
Aderisco quindi all' iniziativa scrivendo un post inerente l 'argomento.

Ovviamente, si tratta di una brutta notizia...

CLIMA: LIVELLI MONDIALI GAS SERRA ASSAI PEGGIO DEL PREVISTO
I livelli di gas serra nell atmosfera sono assai piu alti di quanto sia stato finora ammesso pubblicamente, a causa della crescita economica accelerata e basata sui combustibili fossili.
È stata già superata la soglia di pericolo che gli scienziati non prevedevano per un altro decennio.

L'ennesimo, accresciuto allarme viene da uno dei maggiori esperti di cambiamento climatico, il prof. Tim Flannery, nominato australiano dell'anno, il cui libro I signori del clima e fra i best seller internazionali.

In un intervista alla Tv australiana Abc, Flannery ha avvertito che sara necessario attuare con urgenza enormi cambiamenti industriali ed economici per rallentare la crescita dei gas serra nell'atmosfera.

Lo scienziato ha rivelato i contenuti di un cruciale rapporto dell Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc), che sarà pubblicato in novembre dalle Nazioni unite. I nuovi e piu accurati dati scientifici indicano che l'ammontare di Co2 e degli altri gas serra ha raggiunto circa 455 parti per milione a meta del 2005, ben oltre i precedenti calcoli. Il rapporto indica che affrontiamo già un rischio inaccettabile di cambiamenti climatici pericolosi, e che la necessita di agire e più urgente che mai , ha detto Flannery.

Abbiamo già assistito ad un accelerazione inaspettata nel tasso di accumulo di Co2. Questo e oltre i limiti delle proiezioni, oltre lo scenario peggiore come lo pensavamo nel 2001. Alcuni degli altri gas serra, come ossido nitroso, metano e Hfc, sono stati prodotti su una scala più grande di quanto si immaginasse , ha detto Flannery

Secondo lo scienziato, il recente boom economico in Cina e in India ha contribuito ad accelerare i livelli di Co2 e di altri gas serra, ma la forte crescita nel mondo sviluppato ha anche aggravato la situazione.

E un problema di scala mondiale, abbiamo economie in crescita dappertutto, ma stiamo ancora basando l attività economica sui combustibili fossili. Il metabolismo di tale economia e ora chiaramente in corso di collisione con il metabolismo del nostro pianeta.
Fonte: Ambiente.it

domenica 14 ottobre 2007

Mondadori Day 27 ottobre


Dal sito di Piero Ricca parte questa iniziativa.
Dove: davanti alle librerie Mondadori in giro per l’Italia.
Come: con un volantino standard, cartelli, striscioni e megafono
Perché: per informare che il principale gruppo editoriale italiano è passato a Berlusconi grazie a una sentenza comprata da Previti.
A che ora: dalle ore 15 alle 18,30.
Sul sito di Piero Ricca troverete tutte le altre info. Clicca Qui

venerdì 12 ottobre 2007

WiMax, questo (purtroppo) sconosciuto

WiMAX è una tecnologia di trasmissione senza fili d'accesso a banda larga, in grado di fornire elevate prestazioni, in termini di velocità di trasmissione di dati, a basso costo. La possibilità di essere utilizzato su qualsiasi tipo di territorio, a prescindere dalle caratteristiche geografiche (si possono utilizzare sistemi WiMAX, in tutti gli ambienti, dall’urbano al rurale), rende WiMAX competitivo sul mercato per ogni tipo di utenza (dall’azienda all'utente singolo). WiMAX è in grado di operare sia su bande di frequenza sottoposte a licenza (cioè porzioni dello spettro frequenziale assegnate in uso esclusivo dalle istituzioni governative preposte a enti e aziende, solitamente dietro compenso) che su bande "non licenziate" (cioè su frequenze per il cui utilizzo non vi è alcun pagamento). La tecnologia supporta velocità di trasmissione di dati condivisi fino a 70 Mbit/s in aree metropolitane, utilizzando una tecnologia che non richiede la visibilità ottica tra le stazioni. Secondo i proponenti di WiMAX questa ampiezza di banda è sufficiente per supportare simultaneamente almeno 40 aziende con connettività di tipo T1 e 70 abitazioni con connettività al livello DSL da 1 Mbit/s.


WiMAX ha un potenziale tale da consentire di allargare a molti milioni gli accessi ad Internet senza fili, proprio per il basso costo e la relativa facilità di implementazione della struttura: la copertura senza fili di WiMAX si misura in km², mentre la copertura Wi-Fi viene misurata in decine di m².

Nel nostro paese ovviamente questa tecnologia parte gia col piede sbagliato. E' da circa gennaio 2007 che se ne parla, ma solo pochi giorni fa è stata data via libera al bando d'asta:

«Con il Wi-Max avremo più banda larga. È una tappa fondamentale per garantire il diritto all'accesso alla rete come servizio universale» queste le parole del ministro delle telecomunicazioni.

Dalla prossima settimana partirà la gara al WiMax, con una base d'asta di 45 milioni di euro. Il bando verra pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed entro 45 giorni dovranno essere presentate le domande. Le 35 licenze avranno una durata di 15 anni.

La penisola italiana è stata virtualmente divisa in 7 macroaree per 14 licenze, due per ogni macroarea:
Lombardia-Bolzano-Trento, Valle d'Aosta-Piemonte -Liguria-Toscana, Friuli Venezia Giulia-Veneto-Emilia Romagna-Marche, Umbria-Lazio-Abruzzo-Molise, Campania-Puglia-Basilicata-Calabria, Sicilia e Sardegna.

Le restanti 21 licenze
saranno invece regionali e verranno «prioritariamente riservate a concorrenti che non dispongono già di licenze Umts»
Approfodimento Qui

Ora passiamo alla notizia vera.. :)

In sostanza sono fuori da questa gara "regionale" Telecom, Vodafone, Wind e H3g che però possono partecipare alla procedura che riguarda le 14 licenze aggiudicate all’intero di macroaree.
Meno male. Vi immaginereste che casino se anche solo mezza di queste società si accaparrasse una licenza? WiMax a pagamento.. un altra ottima tecnologia BUTTATA via dalla finestra.
Già che ci sono, segnalo un software per parlare GRATIS (non come intende la Vodafone, paghi 50€ di ricarica, la spendi e poi ti danno altri 50€ di traffico , quella è la più grossa truffa della storia!!!! Gratis vuol dire NON pago un cazzo, non pago e mi dai due volte il traffico! ma che diavolo dicono?!)
Clicca Qui

Gli anarco-studenti

Di sti giorni tiene banco il caso delle "nuove" modalità di recupero del debito scolastico.
In realtà non è niente di nuovo, si tratta di reinserire il vecchio sistema di recupero debiti, e cioè esame prima di settembre.
In cosa consiste la norma:

LE NUOVE MODALITA’ DI RECUPERO DEI DEBITI SCOLASTICI

Il 45% degli studenti viene promosso con debiti.

Solo 1 su 4 li recupera.


I debiti formativi non sono uno scherzo. Individuano la presenza di gravi lacune e carenze nella preparazione in una materia. Le insufficienze non recuperate rischiano di compromettere il proseguimento dei vostri studi e la costruzione del vostro futuro. Quando la mancata preparazione precedente impedisce di capire gli argomenti nuovi che man mano si affrontano, stare a scuola diventa una perdita di tempo.


Recuperare i debiti è possibile
. Basta affrontare immediatamente le difficoltà che si incontrano. Per questo il decreto ministeriale n. 80 del 3 ottobre prevede l’obbligo per le scuole di attivare fin dal primo trimestre/quadrimestre i corsi di recupero per chi ne ha bisogno e di fissare date certe per tutte le verifiche intermedie.


Gli strumenti ci sono
. Abbiamo assegnato alle scuole i fondi necessari per organizzare i recuperi in modo efficace: con docenti interni, con persone esterne, e anche tramite laboratori. Le scuole e i genitori hanno la massima libertà nello stabilire le modalità di recupero: l’importante è che voi riusciate a superare le difficoltà e a dimostrare di aver colmato i debiti.


Una data certa per essere chiari.
Il recupero dei debiti deve avvenire entro il 31 agosto e comunque prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, altrimenti non si viene promossi. La verifica finale verrà svolta dai docenti della classe e sarà responsabilità del Consiglio di classe formulare il giudizio definitivo sull’ammissione all’anno successivo. In questo modo tutti entreranno in classe senza debiti e saranno in condizione di svolgere regolarmente il programma del nuovo anno.



Dal blog scuolazoo è partita la protesta. Gli alunni NON vogliono questa riforma.
Il perchè è molto semplice.
Gli alunni ritengono che non è giusto essere bocciati per una sola materia quando magari si ha una media scolastica di tutto rispetto. E magari a bocciare è quell' insegnante che per qualsivoglia motivo ha preso di mira il ragazzo.Ora, è il caso di chiarire alcuni punti fondamentali.

- A scuola si va per studiare. Chi non ha voglia, può benissimo stare a casa, senza sprecare soldi in tasse scolastiche, libri eccetera eccetera.

- La scuola ha l'obbligo di formare i ragazzi, quindi se il signor X si sente preso di mira da un professor Y, non deve necessariamente puntare il dito contro quel professore con la classicissima scusa " mi ha preso di mira!". Cerchiamo di essere onesti con noi stessi e con gli altri.- E' risaputo che il sistema scolastico sia fatiscente, per uasre una parola debole.Quindi: perchè non modificare queste manifestazioni, che cosi come si presentano adesso sono RIDICOLE, con delle manifestazioni mirate a mandare a casa tutti quei professori inconmpetenti, incapaci, che RUBANO lo stipendio e cosa più grave, il DIRITTO ALLO STUDIO che ognuno di noi ha.

Analizziamo adesso i dati:

Il 45% degli studenti viene promosso con debiti.
Solo 1 su 4 li recupera.

Vuol dire che solo il 25% di questi ragazzi che vengono promossi coi debiti riescono a colmarli. Ma il restante 75% della (circa) metà?

Passa l'anno NON avendo superato i debiti. Di fatto, quindi, non è in grado di passare alla classe successiva. Ciò è molto grave. Io non voglio che si diplomino delle capre ignoranti. chi ci rimette è lo stato, noi tutti.

Chi non è in grado di prendersi un diploma, è destinato come "forza lavoro". I più meritevoli, invece, possono continuare con gli studi, ad esempio.

martedì 9 ottobre 2007

Ecco il futuro dell'italia: IL PETROLIO!

Prodi: Eni esempio di eccellenza
Il premier visita la piattafomra sul Mar Caspio
(ANSA) - KASHAGAN, 9 OTT - 'Questa e' una delle piu' grandi realizzazioni dell'Eni ed e' esempio di lavoro di avanguardia italiana'. Lo ha detto Romano Prodi. Il premier ha visitato l'impianto dell'Eni a Kashagan, sul Mar Caspio, con il ministro del commercio estero Emma Bonino e l'ad dell'Eni Paolo Scaroni. Quanto al contenzioso tra il consorzio di compagnie petrolifere guidato dall'Eni e le autorita' del Kazakhstan, Prodi si e' augurato che lo sviluppo dell'impianto 'possa andare avanti nel migliore dei modi'.

Questa gente nella stessa frase mette parole come Sviluppo e Petrolio. Nel 2007.

E allora eccovi una bella storia riguardo Scaroni, amministratore delegato dell Eni, nonchè ex vicepresidente Techint, ex "socio" di craxi a cui dava tangenti..
Clicca QUI per articolo completo.

La storia continua, chi abita nei pressi della centrale di Porto Tolle qualcosa già sa..

Per par condicio, dopo aver parlato di Petrolio, parliamo di cose serie.
Lascio un po di link molto interessanti.

- Sito dell'ENEA, Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente. Clicca QUI
- Sito di KlimaHouse, fiera che si tiene a Bolzano. Clicca QUI
- Sito dell'EWS, Elektrizitätswerken Schönau, alcune info in italiano. Clicca QUI
- Sito Greenpeace, Twingo SmILE, presentata nel 1995, motore benzina, con 3,3 litri si percorrono 100km. Clicca QUI
Da notare che una moderna Grande Punto equipaggiata con il MultiJet 1.3 cc, 16v, 75 cv (quello che consuma di meno) per fare 100 km usa (in ciclo combianto) 4.7 litri. Conclusioni sul MultiJt: dopo 12 anni (e chissà quanti costi di progettazione) ci vogliono far credere che sto mulijet sia una innovazione. Questi dati sono disponibili QUI, cliccando su Prestazioni-->Diesel. I dati dei motori a benzina non li tengo neanche in considerazione, visto che consumano circa IL DOPPIO rispetto alla Twingo SmILE.

lunedì 8 ottobre 2007

Petizioni Interessanti

Metto a disposizione di chi vuole firmare varie petizioni importanti (ovviamente nessun media si preoccupa di farlo, ma vabbe, sappiamo tutti di essere in italia vero?)

- Petizione per abolire il Canone Telecom: Clicca QUI


- Petizione per un corretto giornalismo: Clicca QUI


- Petizione per mandare mastella a casa: Clicca QUI

- Petizioni varie provenienti dal sito Animalisti Italiani: Clicca QUI (vale la pena dare un occhio)

- Petizione per abolizione dello scatto alla risposta (che, guarda caso, si paga solo in italia): Clicca QUI

- Petizione per modificare la legge al diritto d'autore: Clicca QUI (Hanno calpestato addirittura la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo)

Per il momento mi fermo qua, sembra che mi stia tutto sulle balle.. oppure e ciò che ci circonda che è un po.. come dire... a buon intenditor poche parole..


Voglio anche far notare una cosa:
Se uno vuole cambiamenti, ci sono le elezioni per questo, ha detto il ministro: "Al momento del voto la gente può scegliere liberamente...C'é un senso delle istituzioni che qualcuno in Italia fa finta di non capire
Queste le parole di Mastella da New York.

Benissimo, allora perchè il voto dell'elettore va al partito e non al membro del partito? questa è libertà? Ma questi personaggi, allora, che cosa intendono per libertà?!
Essere liberi di rubare senza essere toccati?
Essere liberi di scontare una pena in parlamento, anzichè in carcere?
Essere liberi di calpestare i diritti dei cittadini?!

Chiudo con la petizione che ritengo più importante: Appello per la giustisiza e la legalità in Calabria. Clicca QUI. E fate anche un giro su Ammazzatecitutti.org

giovedì 4 ottobre 2007

BASTA con i servizi spazzatura!


Prima di tutto, guardate il video. Magari qualcuno di voi che, disinformato ma non per colpavostra, non segue ancora internet-giornali seri come EuroNews, l'ha visto in diretta. edizione del 30 settembre 2007, ore 20:00.

Dico subito che commenti inneggianti/riguardanti nazismo, semitismo ecc ecc sono da evitare se non da non scrivere proprio.
Ma siamo sicuri che quel servizio non sia stato fatto apposta per mettere "in cattiva luce" Grillo e tutto il caso che è scoppiato dopo il V-day?
Pubblico la email che ho inviato a Fabio Perugia, di professione Giornalaio.


Buongiorno, sono Ario Gaviore e scrivo da Torino.
Ho visto il servizio del tg1 che parlava del fatto che Lei si è accorto che nel Blog di Beppe Grillo sono apparse frasi naziste e anitsemite.
Precisando che frasi del genere sono ASSOLUTAMENTE INACCETTABILI, mi chiedo :

- Come mai nei mesi, settimane, giorni prima del V-Day NESSUN media si è intressato dell'evento (mentre per fatti tipo il caso CORONA so anche quante volte il gentil signore va al gabinetto al giorno...) cercando , di fatto, DI CENSURARE l'evento?
- Sbaglio o la censura avviene quando c'è in giro il REGIME?
- Come mai si parla poco delle vere motivazioni del vday, cioè la proposta di legge popolare?
- Come mai ci si lamenta del luinguaggio "FORTE" di grillo, mentre in televisione si vedono solo tette, culi, a volte anche sorche, nefandezze di ogni genere alle 6 di pomeriggio?
- Come mai abbiamo (e abbiamo avuto) a capo del governo persone MAFIOSE senza che nessuno facesse niente? Forse perchè l informazione non si interessa di dire in giro certe cose, ma preferisce lo scoop scandalistico?
- Cosa devo dire ai ragazzini al giorno d'oggi? Che chi più è ladro, mafioso, disonesto ecc ecc in Italia fa successo? Che chi fa inchieste giornalistiche tipo Travaglio (e mi riferisco al caso satyricon) viene censurato e mandato fuori a calci nel sedere?

Può rispondermi se vuole, e magari iniziare a mettere in giro la voce (lei che è giornalista può) che gli Italiani si sono rotti le scatole di "notizie-gossip", si sono rotti le scatole di tutto il marcio che c'è in politica (e non solo).

Grazie per il tempo dedicatomi.
Invito chi, qualora sia del mio stesso avviso, a inviare la medesima email. Per l'indirizzo, basta guardare il video a 00:35.

P.s.: Firmate la petizione
Appello per la Giustizia e la Legalità in Calabria

AGGIORNAMENTO: il sig
Fabio Perugia ha risposto alla mia mail. Di questo lo ringrazio e ho provveduto anche a ribattere su alcuni punti.
Si è purtroppo potuto capire (dal contenuto della mail che non divulgo) che il GIORNALAIO non è lui, ma persone come RIOTTA.