Scarica Firefox 2
<--Clicca sul logo per ricevere gli aggiornamenti del mio blog via email-->

lunedì 22 ottobre 2007

Il Vaticano veste Prada

L'ammontare della cifra intascata dal Vaticano ogni anno e di circa un miliardo di euro, una somma che non è affatto destinata ad opere di carità come la pubblcità clericale cerca di far credede ogni primavera nel periodo della dichiarazionedei redditi.

Piuttosto come ammettono le cifre ufficiali della CEI relative al triennio 2002 - 2004 in media i fondi vengono destinati a interventi caritativi soltanto per il 20%, mentre al sostentamento del clero va il 34% e alle "esigenze di culto" il 46%.

Al miliardo di euro dell'8 per mille dei contribuenti, va aggiunta ogni anno una cifra dello stesso ordine di grandezza sborsata dallo stato (senza contare regioni, province e comuni) nei modi più disparati.
Nel 2004 sono stati elargiti:
- 478 milioni di euro per gli stipendidegli insegnanti di religione,
- 258 milioni di euro per i finanziamenti delle scuole cattoliche,
- 44 milioni di euro per le cinque università cattoliche,
- 25 milioni di euro per la fornitura dei servizi idrici alla Città del Vaticano,
- 20 milioni di euro per l'Università Campus biomedico dell' Opus Dei,
- 19 milioni di euro per l'assunzione in ruolo degli insegnanti di religione,
- 18 milioni di euro per i buoni scuola degli studenti delle scuole cattoliche,
- 9 milioni di euro per il fondo di sicurezza sociale dei dipendenti vaticani e dei loro famigliari,
- 9 milioni di euro per la ristrutturazione degli edifici religiosi,
- 8 milioni di euro per gli stipendi dei cappelani militari,
- 7 milioni di euro per il fondo previdnza del clero,
- 5 milioni di euro per l'ospedale di Padre Pio a San Giovanni Rotondo,
- 2.5 milioni di euro per il finanziamento degli oratori,
- 2 milioni di euro per la costruzione di edifici di culto, e cosi via.

Totale: 704.5 milioni di euro(almeno)
Totale contando anche l'8x1000: 1.705 milioni di euro.

A quste cifre vanno aggiunte le mancate entrate per lo stato doute a esenzioni fiscali di ogni genere alla Chiesa, valutate attorno ai 6.000 milioni di euro (6 miliardi di euro).
Gli enti ecclesiastici sono infatti 59.000 e posseggono circa 90.000 immobili.
Il loro valore ammonta ad almeno 30 miliardi di euro, ma essi sono esenti da:
- imposte sui fabbricati,
- imposte sul reddito delle perosne giuridiche,
- imposte sulle compravendite
- imposte sul valore aggiunto (IVA).
Totale esenzioni: 9 miliardi di euro. (45% della finanziaria 2006)

Senza la chiesa, o almeno senza i suoi privilegi economici, lo Stato potrebbe DIMEZZARE le tasse a tutti i suoi cittadini.







In alto troverete il simbolo
Da oggi è possibile ricevere gli aggiornamenti del mio blog via email, basta cliccare sul logo per iscriversi al servizio.
Inserite un indirizzo email, dove verranno recapitati i nuovi post in maniera del tutto automatica.
le email vengono spedite in automatico dalle 7 alle 9 del mattino. Quindi, se inserisco un post alle 10, riceverete la notifica la mattina del giorno successivo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non tutto è spesa. A Roma vengono ogni anno circa 20.000.000 di turisti per un totale di più di 100.000.000 di pasti. Verrebero lo stesso senza il Vaticano, le Chiese, ecc.? La metà no.

Sta poi di fatto che le parrocchie in Italia continuano ad essere punto fondamentale di riferimento per molte persone e per molte situazioni di disagio, come sanno venne i preti.

Ario Gaviore ha detto...

Verrebero lo stesso senza il Vaticano, le Chiese, ecc.?

Io non sto dicendo di togliere tutta questa roba. bensi, visto che lo stato è laico, di non finanziare tutta quella roba di cui sopra.

Lo stato, ad esempio, dovrebbe anche ridurre i vari sprechi.
Quante volte si vedono servizi di strutture costruite e poi abbadonate?

Si risolverebbero i poblemi di sovrappopolazione di carceri e di ospedali domattina, se le strutture esistenti fossero rese opeative.