In realtà non è niente di nuovo, si tratta di reinserire il vecchio sistema di recupero debiti, e cioè esame prima di settembre.
In cosa consiste la norma:
LE NUOVE MODALITA’ DI RECUPERO DEI DEBITI SCOLASTICI
Il 45% degli studenti viene promosso con debiti.
Solo 1 su 4 li recupera.
I debiti formativi non sono uno scherzo. Individuano la presenza di gravi lacune e carenze nella preparazione in una materia. Le insufficienze non recuperate rischiano di compromettere il proseguimento dei vostri studi e la costruzione del vostro futuro. Quando la mancata preparazione precedente impedisce di capire gli argomenti nuovi che man mano si affrontano, stare a scuola diventa una perdita di tempo.
Recuperare i debiti è possibile. Basta affrontare immediatamente le difficoltà che si incontrano. Per questo il decreto ministeriale n. 80 del 3 ottobre prevede l’obbligo per le scuole di attivare fin dal primo trimestre/quadrimestre i corsi di recupero per chi ne ha bisogno e di fissare date certe per tutte le verifiche intermedie.
Gli strumenti ci sono. Abbiamo assegnato alle scuole i fondi necessari per organizzare i recuperi in modo efficace: con docenti interni, con persone esterne, e anche tramite laboratori. Le scuole e i genitori hanno la massima libertà nello stabilire le modalità di recupero: l’importante è che voi riusciate a superare le difficoltà e a dimostrare di aver colmato i debiti.
Una data certa per essere chiari. Il recupero dei debiti deve avvenire entro il 31 agosto e comunque prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, altrimenti non si viene promossi. La verifica finale verrà svolta dai docenti della classe e sarà responsabilità del Consiglio di classe formulare il giudizio definitivo sull’ammissione all’anno successivo. In questo modo tutti entreranno in classe senza debiti e saranno in condizione di svolgere regolarmente il programma del nuovo anno.
Dal blog scuolazoo è partita la protesta. Gli alunni NON vogliono questa riforma.
Il perchè è molto semplice.
Gli alunni ritengono che non è giusto essere bocciati per una sola materia quando magari si ha una media scolastica di tutto rispetto. E magari a bocciare è quell' insegnante che per qualsivoglia motivo ha preso di mira il ragazzo.Ora, è il caso di chiarire alcuni punti fondamentali.
- A scuola si va per studiare. Chi non ha voglia, può benissimo stare a casa, senza sprecare soldi in tasse scolastiche, libri eccetera eccetera.
- La scuola ha l'obbligo di formare i ragazzi, quindi se il signor X si sente preso di mira da un professor Y, non deve necessariamente puntare il dito contro quel professore con la classicissima scusa " mi ha preso di mira!". Cerchiamo di essere onesti con noi stessi e con gli altri.- E' risaputo che il sistema scolastico sia fatiscente, per uasre una parola debole.Quindi: perchè non modificare queste manifestazioni, che cosi come si presentano adesso sono RIDICOLE, con delle manifestazioni mirate a mandare a casa tutti quei professori inconmpetenti, incapaci, che RUBANO lo stipendio e cosa più grave, il DIRITTO ALLO STUDIO che ognuno di noi ha.
Analizziamo adesso i dati:
Il 45% degli studenti viene promosso con debiti.
Solo 1 su 4 li recupera.
Vuol dire che solo il 25% di questi ragazzi che vengono promossi coi debiti riescono a colmarli. Ma il restante 75% della (circa) metà?
Passa l'anno NON avendo superato i debiti. Di fatto, quindi, non è in grado di passare alla classe successiva. Ciò è molto grave. Io non voglio che si diplomino delle capre ignoranti. chi ci rimette è lo stato, noi tutti.
Chi non è in grado di prendersi un diploma, è destinato come "forza lavoro". I più meritevoli, invece, possono continuare con gli studi, ad esempio.
1 commento:
Complimenti ario.. non credevo l'avresti pensata così. Basta con i giovani diplomati ignoranti.... o si va a scuola seriamente o si va a lavorare, che è di tutto rispetto cmq. Nessuno è obbligato ad andare a scuola... è una scelta prendere il diploma, e non si può pretendere di prenderlo secondo le proprie regole.
Quindi è giusta, a mio parere, questa riforma scolastica ed è giusto che chi ha voglia di studiare si abitui a farlo davvero.
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